Soul Makossa / Concerto delle Faraualla
Concerti
Jazz e dintorni
Concerto delle Faraualla dal titolo Culla e Tempesta: 14 brani che parlano di poesia e violenza, divertimento e sacrificio, guerra e resistenza, favole e dura realtà. Infinite possibilità di combinazione dei colori vocali, delle note e degli intrecci ritmici.
Dal 10 al 27 dicembre torna il Festival interetnico organizzato da Abusuan: quattro concerti gratuiti, quattro luoghi di culto in quartieri diversi della città di Bari,
per promuovere il dialogo tra le culture attraverso l’arte e la musica
Primo appuntamento con i canti tradizionali del Mediterraneo del duo spagnolo
Tarta Relena, martedì 10 dicembre ore 20.00 nella Chiesa di San Sabino
Ritmi pugliesi, canti del Mediterraneo, cori di voci bulgare e musiche “altre”, come quella del bandoneon.Quattro appuntamenti musicali gratuiti ospitati all’interno di altrettanti luoghi di culto di quartieri diversi e periferici della città di Bari. Concerti che parlano del mondo, attraverso musiche dalle più svariate origini, in un viaggio attraverso i suoni e i linguaggi dell’arte senza confini. Questi i punti cardine diSoul Makossa 2024, il festival interetnico organizzato e promosso dalCentro interculturaleAbusuancon il sostegno del Comune di Bari che si svolgeràdal 10 al 27 dicembre 2024. Nato con l’intento di promuovere la conoscenza e il dialogo tra le culture attraverso l’arte e la musica,Soul Makossaoffre uno sguardo particolare nei confronti del “sud del mondo”, portandonei rioni periferici di Bari un’offerta culturale e musicale di altissima qualità: concerti capaci di connettere gli artisti con il loro pubblico, in una dimensione intima e dalla forte carica evocativa. È così che, grazie allo scenario offerto proprio dal luogo di culto, gli artisti sono chiamati ad interloquire, a dialogare e a trovare, insieme, intese inedite. Il Festival interetnicoSoul Makossapropone il coinvolgimento di artisti di diversa origine, da quelli più noti nel panorama internazionale a quelli meno conosciuti dal grande pubblico ma dall’eccelsa qualità artistica: un modo, questo, per promuovere una reale opportunità di dialogo e scambio, per mescolare le singole espressioni artistiche, riconoscendo il valore incomparabile di ognuna. Un festival itinerante che, attraverso la scelta di spazi delocalizzati rispetto al centro cittadino, torna a far suonare la musica e adaccendere un riflettore d’arte e cultura nelle periferie cittadine, rinsaldando il dialogo con le comunità di riferimento già intrapreso nel corso delle precedenti edizioni.
Si parte martedì 10 dicembre dal quartiere Japigia:è qui che, alle ore 20.00, laChiesa di San Sabino(Viale Caduti del 28 luglio 1943) ospiterà il concerto gratuito e a libero accesso del duo vocale spagnoloTarta Relena: le due cantanti di Barcellona Marta Torrella e Helena Ros esplorano la polifonia vocale, reinterpretando canti tradizionali del Mediterraneo e composizioni proprie, con un approccio minimalista che fonde antichi suoni con elementi elettronici. Nato nel 2016, il progetto ha attirato l’attenzione per la sua capacità di trasportare il pubblico in un viaggio sonoro che attraversa secoli e culture.Tarta Relenasi è esibita in festival come il Primavera Sound e il Festival Grec, affermandosi come una delle realtà più innovative della scena musicale catalana.
Venerdì20 dicembre, nella Chiesa della Natività del quartiereSan Piodi Bari (piazzetta Eleonora n.6) alle 20.00, sarà la volta delCoro di voci bulgareAngelite. Composto da sole voci femminili, il coro è attivo da oltre 30 anni e propone un repertorio musicale di notevole spessore, in cui il folklore dei tempi antichi arricchisce e trasmette la sua potente energia emotiva alla musica di oggi. In occasione delle loro numerose tournée in tutto il mondo e delle più varie collaborazioni con musicisti internazionali, le voci diAngelitehanno suscitato l'entusiasmo di un pubblico quanto mai ampio e variegato grazie al loro metodo canoro unico e sorprendente, incredibilmente preciso e capace di toccare le corde più profonde dell’animo umano.
Sarà invece il flautista, bandoneonista e compositoreCarlo Maveril protagonista del concerto disabato 21 dicembre: uno dei pochissimi musicisti al mondo ad essere stato allievo del grande bandoneonista argentino Dino Saluzzi, Carlo Maver presenta il suo ultimo album dal titolo “Solenne”. L’album è una tappa importante di un lungo percorso musicale e geografico che ha visto Maver suonare con formazioni di vario tipo e viaggiare in luoghi come il Kurdistan, il Mali, il deserto del Sahara, l’Uzbekistan, il Turkmenistan, la Turchia e l’Indonesia. L’approdo di questo viaggio è Solenne, registrato in solo, con la partecipazione di due importanti ospiti come il trombettista Paolo Fresu, dopo la fortunata collaborazione nella tourneé di “Ferlinghetti”, e il maestro iraniano di Kamanche (violino verticale del medioriente) HesamInanlou.
La rassegna termineràvenerdì 27 dicembrealle 20.00 nella Chiesa del Salvatore diLoseto(Via Raffaele Perrone 2) con lo show delleFaraualladal titolo Culla e Tempesta, dal nome dell’ultimo album del quartetto femminile pugliese: 14 brani che parlano di poesia e violenza, divertimento e sacrificio, guerra e resistenza, favole e dura realtà. Infinite sono le possibilità di combinazione dei colori vocali, delle note e degli intrecci ritmici, eppure alla fine tutto torna, un filo logico unisce un brano all’altro e nella propria musica si ritrovano le letture amate, gli studi, gli amori e le proteste, i disagi e il senso di appartenenza. È quello che succede in questo disco. 14 tracce, così diverse tra loro, cover e brani originali, testi in italiano, in dialetto, in inglese e poi, ancora una volta come nei lavori precedenti, in lingue inventate e sillabe sonore. Tutto confluisce nelle due parole che danno il titolo al disco: Culla e Tempesta. Alcuni di questi brani sono nati per spettacoli teatrali, altri da fortunate collaborazioni con grandi musicisti, altri ancora da un puro divertimento.
“Con questa rassegna torniamo a portare la musica d’eccellenza in tutti i quartieri della città– dichiaraKoblan Amissah, promotore dell’iniziativa -.Si tratta di un marchio di fabbrica, che riflette la nostra visione di una cultura di comunità, che decentralizza la sua attenzione in favore della riscoperta di un’identità di quartiere, nella quale le periferie hanno pari dignità di fronte all’eccellenza della proposta musicale. Con Soul Makossa vogliamo contribuire, inoltre, alla creazione di ponti culturali attraverso l’arte e la musica, in grado di favorire il dialogo interetnico tra le comunità”.
Bari (Bari)
Chiesa del Salvatore, Via Raffaele Perrone 2
ore 20:00
ingresso libero
Gratuito
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